Inizio di puntata con Valeria Gentili
di Popolo Unico, si parla di legale rappresentanza e dell'esistenza
di alcuni strumenti legali che permetterebbero ad ogni persona di non
essere soggiogato dal sistema. Una strada che Paolo Franceschetti
giudica non percorribile.
Nella seconda parte tutta spirituale
spazio a Thea Crudi, splendida cantante di mantra in lingua
sanscrita. Ascolteremo alcuni mantra da lei cantati e ci spiegherà i
suoi poteri.
Stefania Nicoletti intervista il dott.
Massimo Citro autore di "Cepus Dei", mentre il Maestro Di
Dietrologia ci propone la seconda parte del suo intervento
sull'omicidio Varani
Border Nights va in onda in diretta
ogni martedi alle 22 su Web Radio Network. Per intervenire:
bordernights@webradionetwork.eu
Playlist:
Flight Facilities - Two Bodies (Feat. Emma Louise)
Francesco Gabbani - Per una vita
Thea Crudi - Om Mani Padme Hum
Thea Crudi - Govinda Jaya
Thea Crudi & Savio - Kundala - Om Namah Shivaya
Fakear - Damas
Sergio Cammariere - Cambiamenti del mondo
Questo fatto delle università e allucinante, immaginavo ma non cosi...mo dove sono i rivoluzionari Frikketuni,
RispondiEliminacon la barba, e i soldi di papa??
e possibile mettere la lista link?? risorse?? tipo
il link di quello che critica paolo.
jim jimmy
In merito all'intervento di Valeria Gentili, una volta mi imbattei in una pagina di rete di una storia analoga ma a livello mondiale...ovvero che noi tutti siamo solo entita' giuridiche e come tali ci assumevamo tutti gli oneri , tra cui quello del debito pubblico e credo anche la sua trasmissibilita', e che il tutto era sotto l'egemonia del diritto commerciale mondiale con sede a londra, nella famigerata City (lo stato dentro lo stato che esiste in Inghilterra dalla fine del 600, una sorta di Vaticano, economico commerciale)che si sarebbe dovuto inoltrare una dichiarazione a non so quale ufficio preposto , atta a dimostrare , diciamo, della reale presenza fisica in quella sede , che dovrebbe permettere di opporsi o inibire alcune di queste azioni che dovrebbero essere solamente addebiti per i comuni poveracci.
RispondiEliminaVoglio dare una risposta all'ascoltatore di Twitter sui termini GAY e OMOFOBIA.
RispondiEliminaLa parola " gay " è stata scelta dal movimento omosessuale alla fine degli anni sessanta proprio nel significato originario e da dizionario di lingua inglese che tu riferisci, perchè è positivo e sottolinea l'orgoglio di essere omosessuale.
In precedenza prima del novecento il termine che in origine aveva
proprio il significato di gaio, allegro, si è trasformato in sinonimo di "dissoluto","anticonformista",per poi peggiorare ancora con il tempo nel significato di "depravato","lussurioso".
Fin a quel momento il termine era pero privo di ogni riferimento alla omosessualità.
E'solo dopo il 1920 che il termine cominciò a diffondersi negli USA nell'accezione di omosessuale,naturalmente sempre in senso dispregiativo.
Oggi il termine è il preferito dagli "omosessuali",oltre che per le ragioni citate anche perchè non sottolinea solo l'aspetto sessuale, ma ci identifica (per chi ha veramente intenzione di capire) come persone in grado di provare affetto e innamorarsi.
Quale altro termine migliore di questo dovremmo usare altrimenti?
La scelta è,rimanendo in Italia, fra: frocio,finocchio,checca,ricchione,invertito,pederasta,rottoinculodepravato,deviato,culattone....
Quanto al termine omofobia, copio ed incollo da Wikipedia il seguente paragrafo:
Tre possibili definizioni del termine "omofobia":
Le definizioni di omofobia esistenti possono essere sintetizzate in tre principali prospettive: accezione pregiudiziale, accezione discriminatoria e accezione psicopatologica:
l'accezione pregiudiziale considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell'omosessualità. In questa definizione vengono considerate manifestazioni di omofobia anche tutte le convinzioni personali e sociali contrarie all'omosessualità come ad esempio: la convinzione che l'omosessualità sia patologica, immorale, contronatura, socialmente pericolosa, invalidante; la non condivisione dei comportamenti omosessuali e delle rivendicazioni sociali e giuridiche delle persone omosessuali. Non rientra in questa accezione la conversione in agito violento o persecutorio nei confronti delle persone omosessuali.
l'accezione discriminatoria considera come omofobia tutti quei comportamenti riconducibili al sessismo che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale. Rientrano in questa definizione le discriminazioni sul posto di lavoro, nelle istituzioni, nella cultura, gli atti di violenza fisica e psicologica (percosse, insulti, maltrattamenti). Questa definizione – che comprende anche l'acting out del sentimento discriminatorio – può essere considerata più pertinente al costrutto di omofobia in senso ristretto.
continua in un secondo post
continuazione precedente post
RispondiEliminal'accezione psicopatologica considera l'omofobia come una fobia, cioè una irrazionale e persistente paura e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi. alutazione diagnostica includerebbe quindi l'omofobia all'interno della categoria diagnostica dei disturbi d'ansia e rientrerebbe all'interno dell'etichetta di fobia specifica.A differenza delle prime due accezioni, l'omofobia come fobia specifica non è frutto di un consapevole pregiudizio negativo nei confronti dell'omosessualità quanto piuttosto di una dinamica irrazionale legata ai vissuti personali del soggetto. Quest'ultima definizione, per quanto più attinente alla radice etimologica del termine, ad oggi non è sostenuta da una letteratura sufficiente da farla inserire nei principali manuali psicodiagnostici.
Ognuno si faccia l'idea che crede sulla origine e la natura della omofobia, tuttavia voglio far notare come il programma (Border Nights), non so dire se per fini di audience,ideologici, o cos'altro tende a far leva su sentimenti omofobici, che inserirei nella categoria dei disturbi d'ansia,nel senso più generico della patologia.
L'ansioso tende, di default, a diffidare e a prendere posizioni repulsive verso tutto ciò che non conosce, in un certo senso è il "complottista" perfetto. Il Target di questa trasmissione.
Caro Sergio i DMA, manuali psicodiagnostici vari, sono i Sancta Sanctorum della moderna Inquisizione Psichiatrica: guai a crederci come a delle Bibbie. Io la penso così, avendo anche letto "Il Crollo della Mente Bicamerale" di Jaynes, il quale praticamente dà degli SCHIZOFRENICI a tutti i popoli antichi pagani per cui gli Dei erano reali... Ah maledetta arroganza della Scienza e del Mondo Moderno! Maurizio
EliminaIl problema non è la scienza, ma chi di metodo scientifico non capisce nulla, fra cui purtroppo tanti scienziati, e lo stesso vale per tanti ciarlatani c.d."new age".
Elimina"Siate vigili come serpenti e innocenti come colombe".
Razionalità e Spiritualità sono due polarità universali di cui tu sei la resistenza, hai bisogno di entrambe per illuminarti.
Un saluto
Dicendo che ho bisogno di "Razionalità e Spiritualità" per illuminarmi dici appunto una menzogna ben mascherata da posata saggezza. Cioè affermi che l'essere umano, così come tutti gli altri esseri della natura, non è perfetto così com'è. Io sono invece convinto di questo, e ti lascio volentieri la tua "Spiritualità e Razionalità" che son due belle parole astratte le quali, da che mondo è mondo, son sempre servite a fottere la gente. Mi scuso dei toni forti, ma è quel che penso. Ascenda pure fra le braccia dei suoi "amici" spiritual-razionali, che a me han già rotto le balle, in quanto ho scoperto il loro (e vostro) giochino. Maurizio
EliminaAnche wikipedia(con tutti i suoi difetti) parla di crociata contro gli albigesi e se non furono centinaia di migliaia gli sterminati, si perla sempre di decine di migliaia di persone, dove le cittadine che abbracciavano quella fede venivano messe a ferro e fuoco ( si parla di 20.000 persone uccise nella sola Beziers) come fecero con Magdeburgo qualche secolo dopo. Al commentatore finale ricordiamo "La Canzone della crociata albigese (titolo originale Canso de la crosada[1]) è un antico poema epico occitano che narra gli eventi della crociata albigese dal marzo del 1208 al giugno del 1219".....
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