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mercoledì 27 maggio 2015

Puntata 163, POSCAST e PLAYLIST

Dopo la scheda di Maestro Di Dietrologia sui giovani studenti morti dopo essere precipitati, lungo collegamento con Massimo Mazzucco e Paolo Franceschetti: si parla di tumori e scelta di non vivere, Charlie Hebdo, Isis, caso Moro, scie chimiche, 11/9, Movimento 5 stelle, Kubrick e l'allunaggio. Border Nights va in onda ogni settimana alle 22 su Web Radio Network e New Life Radio. Per intervenire:bordernights@webradionetwork.eu

Playlist:

Diana Navarro - Mare Mia (Version Castellano)
Gabin - La Maison
Inner Prospekt - Three Steps Ahead
Michael E - Bittersweet


25 commenti :

  1. Cure “alternative”: ecco le trappole da evitare
    Sottoporsi a terapie non ufficiali può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e psicologica: ecco le linee guida per tutelare i pazienti dettate dall’Agenzia Italiana del Farmaco

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  2. Non ho nulla da perdere a provarlo. È, comprensibilmente, il primo pensiero di un paziente, affetto da una malattia incurabile o quando la terapia esistente non ha dato i risultati sperati, che si trova davanti alla prospettiva di tentare una terapia “alternativa” o non ancora accettata dalla medicina ufficiale. Se d’istinto si può pensare che non ci sia davvero nulla da perdere, se si ragiona un po’ più in profondità, si scopre che le conseguenze negative possono essere molteplici.

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  3. Ecco le trappole in cui è facile cadere:

    INFORMAZIONI OVUNQUE: MA C’E’ DA FIDARSI?- L’era di internet ha rivoluzionato anche il modo con cui un paziente accede alle informazioni mediche: prima l’unico intermediario era il proprio medico, oggi chiunque può venire a conoscenza di ogni tipo di terapia, anche quelle non sperimentate ufficialmente, che proprio sulla rete trovano la giusta vetrina.

    Molti siti pubblicizzano terapie “alternative”, ma è bene valutarle sempre con molta attenzione; se i siti sostengono che una terapia sia supportata da “numerosi studi scientifici”, che però non vengono citati, è bene mantenersi in allerta. Spesso i trattamenti alternativi si vantano di rifarsi a una presunta e indefinita saggezza popolare, sono pubblicizzati con titoli molto enfatici e “sensazionalistici”, e si basano su presunte testimonianze di pazienti guariti che però non sono mai realmente verificabili. Quasi mai sono sostenuti da vere prove scientifiche o studi clinici controllati, il cui obiettivo è proprio quello di valutare l’efficacia e la sicurezza della terapia, nella tutela dei pazienti.

    COSTI ECONOMICI- Se si analizza il fenomeno nei dettagli, si scopre che tentare una terapia non ufficiale può avere costi molto alti per il paziente. Prima di tutto in termini economici: non tutte le terapie “alternative” sono costose, ma molte possono raggiungere le diverse migliaia di euro. Per non parlare dei “viaggi della speranza” in cui si imbarcano alcuni pazienti per ricevere presunte terapie innovative, delle quali quasi mai si viene a conoscenza dei risultati.

    RISCHI PER LA SALUTE- I pazienti possono andare incontro a ulteriori rischi per la loro salute, aggravando ulteriormente i sintomi della malattia. Le terapie “alternative” spesso impongono di interrompere l’assunzione di farmaci tradizionali, o interferiscono con essi in maniera non prevedibile. In molti casi inoltre non vengono rispettati nemmeno i minimi standard di sicurezza, col rischio di contrarre infezioni virali, come l’epatite o l’HIV. Gli studi clinici, attraverso cui passano tutte le terapie ufficiali e molto raramente quelle “alternative”, servono infatti anche a minimizzare i rischi e gli effetti collaterali.

    COSTI EMOTIVI- Ultimi ma non da trascurare sono i costi emotivi: oltre al tempo, allo stress e alle energie profuse per sottoporsi a un trattamento non ufficiale, nella maggior parte dei casi i pazienti devono affrontare la delusione nello scoprire che è stata venduta una falsa speranza, e realizzare che il sedicente “medico” o “terapeuta” si è arricchito sulla propria pelle e sulla propria disperazione.

    SE CI CREDO, FUNZIONA?- Inizialmente le terapie “alternative” sembrano funzionare. Questo è dovuto a un fenomeno ben noto, l’effetto placebo: quando si inizia una terapia con la speranza che funzioni, inizialmente si percepisce un beneficio; è una percezione sia psicologica -il nostro cervello “sente” di fare qualcosa di attivo per combattere la malattia- sia fisica: in molti casi vi è un piccolo, iniziale miglioramento. Spesso le terapie alternative hanno testimonial di spicco, che danno un’immagine distorta dell’efficacia ma che influenzano la percezione da parte del paziente; si tratta quasi sempre di mere operazioni di marketing.

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  4. L’effetto placebo è temporaneo e si esaurisce passati i primi tempi di “ottimismo” e fiducia, soprattutto se, come è il caso della maggior parte dei metodi non verificati, si comincia rendersi conto che non apportano nessun beneficio. In alcuni casi, possono addirittura peggiorare i sintomi e il decorso della malattia, se la terapia “alternativa” interferisce con quella tradizionale o quest’ultima è stata addirittura sospesa.

    COME DIFENDERSI DALLE FALSE SPERANZE?- La soluzione è cercare prove solide e scientifiche, e porsi sempre le seguenti domande:

    I risultati sono frutto di una ricerca indipendente e sono stati verificati?
    Lo studio è stato pubblicato su una rivista scientifica?
    Cosa dicono gli esperti del settore?
    Esistono altri studi a sostegno della terapia o della cura alternativa?
    Sono stati effettuati studi clinici controllati?
    Il trattamento è stato autorizzato e per quale terapia?
    Se la risposta alla maggior parte delle domande è negativa, dovrebbe suonare un campanello di allarme. Armarsi di prove e sviluppare lo spirito critico sono le migliori armi per difendersi dai ciarlatani; certo, questo richiede tempo ed energie, ma è l’unico modo per evitare di restare delusi o, peggio, subire un danno. È essenziale ad esempio che i pazienti “facciano rete” per sostenersi a vicenda e aggiornarsi sulle ricerche e sulle informazioni più recenti: in questo modo non si è più soli ed è più difficile cadere vittime di false promesse e speranze.

    Chiara Segré

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  5. Il pericoloso esempio di Steve Jobs

    Su Steve Jobs, il genio di Apple, si stanno incrociando due polemiche. Una è di tipo politico e qui non c’interessa. L’altra gira intorno alle dichiarazioni di un giovane oncologo, Ramzi Amri: secondo lui il tumore di Jobs non era letale, e se avesse seguito cure tradizionali invece che alternative il padre di Apple si sarebbe salvato.

    Io mi guardo bene dal giudicare un caso di cui non ho conoscenza diretta e quindi non mi azzardo, senza conoscere a fondo il dossier clinico, a dire se il tumore di Jobs era tra quelli a prognosi più favorevole. Salvo smentite (che non ci sono state) sembra però assolutamente vero che Jobs, buddista e vegetariano, abbia rifiutato inizialmente le cure tradizionali, e abbia preferito affidarsi alla medicina cosiddetta “alternativa” e quando la situazione clinica è precipitata si sia rivolto alle terapie scientificamente convalidate.

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  6. Ora, io penso che essere buddista e vegetariano non sia una semplice nota biografica, e non vorrei vederla citata per inciso, come una curiosità. Citarla in questo modo fa di Steve Jobs un personaggio modaiolo, il che non faceva parte del suo stile, né della profondità del suo pensiero. Penso invece che la scelta vegetariana e l’adesione a un religione come il buddismo siano, in una persona intelligente e sensibile, il punto di arrivo di una ricerca etica ed intellettuale molto ampia e probabilmente anche molto sofferta.

    Rispetto queste idee, ma da laico devo dire che spesso una lunga e appassionata permanenza nel mondo dello spirito ha l’effetto di spingere fuori strada anche le intelligenze più lucide e robuste. Perché preferire la medicina alternativa alla medicina “evidence based”, che allinea risultati realmente ottenuti e statisticamente provati? Mi dispiace profondamente pensare che Steve Jobs abbia affidato le sue speranze di guarigione alla scombinata congerie delle cure anticancro “dolci” o “alternative’(dall’olio di squalo ai clisteri di caffè), confutate e smontate una per una, nel loro libro “Una sfida possibile”, da due scienziati seri come Gianni Bonadonna e Jacopo Robustelli della Cuna. Anche per l’Aids sono state proposte cure eterodosse di tutti i generi, ma senza alcun successo, e senza un solo caso documentato di guarigione.

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  7. Ovviamente, ognuno è libero di scegliere come curarsi, ed è anche libero di non curarsi affatto. Intorno alla scelta individuale di Jobs non c’è quindi niente da obiettare. E’ invece l’effetto “rimbalzo” che mi preoccupa: se un personaggio percepito come un “guru” da milioni di persone diffonde una sua idea circa la salute e la malattia, il rischio è che convinca molti ad abbandonare le cure efficaci, e a scegliere una suggestione. Guarire dal cancro è anche una corsa contro l’orologio: un intervento chirurgico tempestivo può essere la salvezza, ma se si perde tempo con le illusioni, poi non c’è più nulla da fare.

    Umberto Veronesi

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  8. ciao ragazzi!ci tenevo a dirvi che siete troppo simpatici...grazie di esistere!vi voglio bene(-:

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  9. Grande puntata ragazzi...
    Massimo Mazzucco simpatico chiaro e preparato come sempre...
    Ottima davvero, peccato la trasmissione volga al termine....saluti a tutti

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  10. Mazzucco fa una serie di osservazioni interessanti, su vari argomenti, ma alla fine si va a sputtanare con il suo sostegno ai grillini, perché sono "onesti" e perché vogliono eliminare il "marciume". Qui secondo me si innesta bene l'osservazione che fece tempo addietro Carpeoro sull'ossessione di oggi per l'onesta, che va a scapito delle capacità dei politici. E ammesso e non concesso che bastasse l'onestà a giudicare i politici, forse sarebbe il caso di spiegare meglio cosa sarebbe questo marciume che Mazzucco tira in ballo, Eh no, non è evidente quale sia! E una volta compiuto questo doveroso primo passo, si dovrebbe spiegare come e in che misura i grillini abbiano eliminato il marciume, in tutto o in parte.
    Che delusione: quando senti queste fregnacce ti viene da pensare che anche uno come Mazzucco sia un artefice della manipolazione.
    Luca

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  11. scandoloso e disonesto articolo sul fatto quotidiano http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/05/29/bicarbonato-contro-tumori-decessi-e-condanne-non-fermano-follia-di-oncologo/377715/

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    1. eh si, come la calata dei soliti debunkers nella sezione commenti.....
      Uno dei paradossi poi è che dalle cure "alternative" si pretende il 100% dei successi, se ne muore qualcuno allora è una truffa...,sottacendo ipocritamente che con la chemio è l'esatto contrario, se ne guarisce qualcuno allora "funziona".....
      Siamo veramente alla pazzia totale....
      Ma se la gente vi ricorre da tutto il mondo, significa solo che i successi superano di gran lunga i decessi, solo vengono taciuti.....
      Se morissero tutti come mosche ma sarebbe possibile che dopo tutti questi anni la gente vi ricorrerebbe ancora?
      Comunque sia,uno HA DIRITTO di fare come cazzo gli pare,così come uno è libero di ammazzarsi con alcool e sigarette,li guarda un po lo stato e i mass media tacciono vergognosamente tutti,mai un servizio manco per sbaglio.....
      Ma per piacere........

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    2. Come ti capisco è uno schifo.
      Le élite hanno nei millenni ucciso gli onesti e coraggiosi quindi la maggior parte "dei supertisti" sono pavidi servili sudditi c'è poco da fare,prendi gli immigrati che al posto che combattere nel loro paese di origine contro i loro papponi al servizio dell'èlite aristocratica finanziaria scappano per fare gli schiavi e i sudditi da noi, ecco io per questa gente non ho rispetto.Ho fatto questo esempio per dire chè è il coraggio che deve accompagnare la conoscenza altrimenta quest'ultima da sola non risolve un cazzo

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    3. Si,e la cosa che mi fa cascare le palle degli immigrati è che hanno tutti il telefonino ultimo modello o quasi.....
      E facci caso,più la gente è povera e più è schiava della moda e vuol apparire "moderna",quasi a dire,si sono povero ma anchio ho tutti gli status symbol che hanno ricchi.....
      Poveri noi....

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  12. Ma si dai, andate dalla mereuo, che vi manda a vaffanculo, e si guarisce, subito .

    cuiao

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  13. Massimo Mazzucco: un colpo al cerchio, un'altro alla botte... conditi con una punta di arroganza e ambiguità; e va bene. Ma la vera domanda è: perché avverto una certa "emozione" da parte di Paolo Franceschetti?

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    1. brutta l'invia eh Ciccio

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    2. (brutto anche digitare su touch screen)

      invidia

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  14. Caro Paolo Franceschetti, continua per la tua strada, senza cadere in alcuna trappola! Sei stato molto prezioso: hai molto contribuito ad aprirci gli occhi... e lo hai fatto con grande coraggio! Per quanto riguarda l'eventuale blackout: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Chi invece, ha cervello e orecchie per intendere: nel suo piccolo si è già premunito; magari per andare solo a cadere un po' più in là o per avere almeno il tempo di organizzarsi?... Grazie Paolo Franceschetti!!!

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    1. Invece la collaborazione tra Franceschetti e Mazzucco la trovo molto efficace. Si compensano e completano a vicenda. Un po' come con Solange. Inoltre li avvicina una non comune sincerità d'animo, cosa che si può solo percepire per alcuni istanti ascoltando le persone, non si può inventarsela. E loro ce l'hanno

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  15. Al Potere, le iniziative di Grillo (inconsapevolmente ci auguriamo tutti) – portate avanti grazie alla consulenza di aziende specializzate – fanno estremamente comodo, perché il vero e unico problema che ha il Potere è il risveglio della coscienza delle Individualità. Persone libere di pensare, sentire e agire, indipendentemente dagli insegnamenti e dalle dottrine di un qualsiasi messia o maestro di vita, sono veramente pericolose!

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  16. Gatekeeper,cosa significa?

    Generalizzando possiamo considerare gatekeepers tutti coloro che, pur parlando ad un pubblico ampio attraverso i media, si astengono dal dire alcune verità importanti.
    Si tratta, in parole semplici, di agire in modo tale da far rispettare i limiti informativi imposti dal sistema.
    Il gatekeeper dunque è colui che subisce pressioni e condizionamenti che lo inducono a comportarsi in un certo modo, facendo prevalere logiche diverse rispetto alla vera informazione. Oppure colui che sceglie di sostenere il sistema evitando di parlare di alcune verità che potrebbero demolirlo.

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    1. Secondo me sto Mazzucco fa parte di questa cerchia. Se lo fa senza saperlo è solo un UTILE IDIOTA. Poverino, fatelo rinsavire, magari con un pò di grasso di squalo si ripiglia

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  17. Vi rivelo io qualcosa di importante. I servizi americani dagli anni 90 in poi si sono dati un sacco da fare per demolire il vecchio potere per il nuovo in cui ci troviamo adesso. Grillo e Mazzucco sono due delle tante pedine del gioco. Il primo fa i suoi compiti nel bel paese, l'altro invece l'hanno spedito a Los Angeles. Con questo non voglio dire che molte delle cose che dicono, sopratutto Mazzucco, non siano vere. Anzi..., ma poi ci mettono dentro la solita merda che il Potere gli impone (vedi il buon Mazzucchino che inneggia a Grillo che a sua volta è la valvola di sfogo di tutte le menti libere che si fanno fregare e il gatekeeper per eccellenza della politica. Così chi comanda ha campo libero. David Icke ha fatto scuola in questo. Se volete sapere come stanno veramente le cose vi consiglio di seguire il blog di Fausto Carotenuto e invito Frabetti a ospitare nella sua trasmissione più spesso personaggi che non hanno la puzza sotto il naso.

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